Differenza tra piano e calendario editoriale: cosa cambia?

Vuoi scoprire qual è la differenza tra piano e calendario editoriale? Sei nel posto giusto! Ho notato che spesso le due cose vengono confuse per questo ho deciso di parlarne e fare un po’ di chiarezza.

Ci tengo a precisare che sono due strumenti indispensabili e uno non può escludere l’altro. Quindi andiamo a vedere cos’è un Piano Editoriale?

Cos’è un Piano Editoriale?

Il Piano Editoriale è un documento di pianificazione dei contenuti in cui si definiscono strategie e azioni con cui intendiamo raggiungere degli obiettivi. Ti aiuterà quindi a:

  • Definire il tipo di comunicazione da adottare sui vari canali;
  • Delineare una strategia per la scelta e la pubblicazione dei contenuti;
  • Essere coerente con il calendario editoriale che realizzerai;
  • Lavorare in maniera professionale senza impazzire o improvvisare;
  • Avere sotto controllo gli obiettivi prefissati e sapere come raggiungerli.

Puoi realizzare il Piano Editoriale come preferisci: cartaceo o digitale. Ci sono diversi strumenti disponibili, dipende da quello con cui ti trovi meglio. Ma questo lo vedremo dopo!

Il Piano Editoriale può essere mensile, trimestrale, semestrale o annuale ed è un lavoro che porta via molto tempo ma che te ne fa risparmiare molto altro.

Cos’è un Calendario Editoriale?

Il Calendario Editoriale o di pubblicazione è, invece, un documento che contiene tutti i contenuti da pubblicare quotidianamente nei vari canali social e sul sito.

Si può dire che la differenza tra piano e calendario editoriale è che il primo rappresenta il lavoro dal punto di vista strategico mentre il secondo è quello operativo.

Cosa contiene il Piano Editoriale

Quando realizzi il tuo piano editoriale, dovrai includere alcune informazioni. Vediamole insieme:

Il Brand

Definisci chi sei? Cosa fai? Quali sono i tuoi valori? Qual è il tuo posizionamento e il tuo tono di voce? Anche se ti sembra di avere tutto nella tua testa, non commettere questo errore. Anche io pensavo di poter saltare questo passaggio ma mi sbagliavo e quando ho redatto il mio Piano Editoriale ho avuto difficoltà a mettere tutto nero su bianco. È importante saper rispondere esattamente a queste domande perché quello che stabilisci deve emergere in ogni tuo contenuto.

Precisazione: quando parlo di brand mi riferisco a chiunque abbia degli obiettivi di business, anche a chi cerca di fare Personal Branding. Se sei un Blogger, un Creator, un Influencer o aspiri ad esserlo, non puoi tralasciare queste informazioni.

Il posizionamento

Il posizionamento (Brand Positioning) corrisponde alla posizione occupata dal brand nella mente dei consumatori, in base alle differenze con i competitor. Bisogna diversificarsi per caratteristiche dei prodotti, nella comunicazione, nella Customer Experience, nella Brand Identity e nei valori.

I valori

I valori rappresentano invece ciò in cui il brand crede e quello che lo caratterizza. Ad esempio, nel mio Piano Editoriale ho inserito: autenticità, passione, onestà, trasparenza, condivisione, fiducia, empatia, professionalità e positività. Cosa trasmetti o cosa vuoi trasmettere? È importante che gli utenti si identifichino in questi valori.

Il Tono di Voce

Il Tono di Voce (ToV) è la modalità con cui presenti il tuo prodotto o il tuo Brand ed è un aspetto molto importante per la comunicazione. Questo permette di stabilire una certa relazione con gli utenti dando un’idea della nostra personalità e creando empatia con gli stessi.

Obiettivi del Brand

Stabilire degli obiettivi è molto importante per scegliere la strategia corretta. È un po’ come fissare una destinazione e seguire la giusta strada per arrivarci. Se non sai dove vuoi andare, come fai a sapere quale strada prendere? Magari ce l’hai nella tua testa e potresti arrivarci a tentativi ma vuoi davvero sprecare il doppio (o triplo) del tempo per raggiungere il tuo traguardo?

Ecco perché stabilire degli obiettivi, e scriverli, ti aiuterà a capire come muoverti e cosa fare per raggiungerli, aiutandoti a creare il piano dei contenuti.

Gli obiettivi devono essere:

  • Chiari;
  • Misurabili;
  • Specifici;
  • Comprensibili e condivisi;
  • Raggiungibili;
  • Razionali ma coraggiosi.

Esempi di obiettivi:

  1. Creare Awareness (conoscenza) del brand, prodotto o servizio;
  2. Creare una community;
  3. Portare gli utenti a visitare il sito e quindi ottenere tot visualizzazioni mensili;
  4. Ottenere tot collaborazioni con brand;
  5. Aumentare le vendite del 3% in un anno;
  6. Aumentare l’Engagement Rate del 5% in 6 mesi.

Ricorda che gli obiettivi devono avere delle scadenze, ognuno deve essere raggiunto in un determinato lasso di tempo.

obiettici smart segnati su un'agenda

Il pubblico

Nel redigere il Piano Editoriale bisogna pensare anche al pubblico a cui ci rivolgiamo. Conoscere il nostro target ci aiuta a comprendere come, cosa e con quali mezzi comunicare. Puoi creare delle Buyer Personas ovvero delle figure inventate che rappresentano le diverse tipologie di utenti a cui ci rivolgiamo. Devono essere degli archetipi e sembrare reali.

Ecco alcune domande da porti per trovare il tuo pubblico:

  • Quanti anni ha?
  • È uomo, donna o entrambi?
  • Dove vive?
  • Quali sono i suoi interessi?
  • Qual è il suo ruolo, lavoro, reddito annuo?
  • Come preferisce essere contattato? (mail, posta, telefono)
  • Quali sono i suoi bisogni?
  • Quali sono le sue difficoltà?
  • Come possiamo aiutarlo?

Non è facile, lo so, ma se comprendi a quale tipologia di utenti vuoi comunicare sarai in grado di realizzare i contenuti giusti. Non pensare che “parlare a tutti” sia la soluzione migliore.

Ecco due strumenti per creare le Buyer persona con Xtensio e Hubspot.

come creare una buyer personas

Il concept

Il concept è il messaggio che vogliamo comunicare, la promessa che intendiamo fare, le ragioni per cui le persone dovrebbero sceglierci. Insomma è la storia che vogliamo raccontare. Il concept deve essere indirizzato al pubblico giusto ed essere coerente con gli obiettivi prefissati per permetterti di raggiungerli.

I competitor

Molto importante è l’analisi dei competitor, ovvero i tuoi concorrenti, per comprendere le loro strategie, analizzare i loro punti di forza e di debolezza e capire cosa e come comunicano. Questo non significa che dovrai copiarli ma capire il loro valore e cercare di diversificarti offrendo qualcosa in più e andando a colmare le loro mancanze. Questo ti aiuta ad avere nuovi spunti; capire cosa ti rende unico e comunicare in modo più efficace rispetto agli altri.

competitors

I contenuti

A questo punto dovrebbe essere piuttosto semplice capire quali contenuti realizzare per il tuo pubblico. Nel piano editoriale non può assolutamente mancare questa sezione. Pensa alla piramide dei contenuti e scegli quelli più adatti.

Quale deve essere il ruolo dei tuoi contenuti?

  • Informare e divertire;
  • Insegnare;
  • Educare;
  • Coinvolgere;
  • Entusiasmare.

Ti servirà definire anche la frequenza di pubblicazione:

  • Quali contenuti vuoi pubblicare ogni giorno?
  • Quali con cadenza settimanale?
  • Quali mensilmente?

E così via.

Ad esempio, nel mio Piano Editoriale ho stabilito che pubblicherò due contenuti a settimana sul blog e tre su Instagram; quotidianamente almeno 3 post su Pinterest e almeno 2 su Linkedin a settimana. Sicuramente ho ancora da migliorare ma questo mi ha aiutato tantissimo a non perdere di vista i miei obiettivi.

differenza tra piano e calendario editoriale

I Touch point

I touch point sono i mezzi attraverso i quali il brand entra in contatto con i clienti/utenti. La somma di tutti i “punti di contatto” determina la reputazione del brand, l’opinione sul prodotto o servizio e gli atteggiamenti del cliente nei confronti del brand.

È indispensabile, quindi, definire quali canali usare in base alle persone che vogliamo raggiungere, alle caratteristiche del nostro brand e ai contenuti che abbiamo scelto di condividere.

Ad ogni canale bisogna attribuire una funzione, ovvero il ruolo che svolgerà nella nostra comunicazione digitale. Esplicitiamo a chi intendiamo rivolgerci con quel canale e quale ToV utilizzeremo. Infine, bisognerà inserire i contenuti che abbiamo selezionato e che sono pertinenti con quel canale.

touch point

 

Come creare il Calendario Editoriale

foto di un calendario editoriale

Il Piano Editoriale conterrà anche il calendario editoriale, quello in cui andrai a dettagliare i contenuti. Innanzitutto, dopo aver scelto che tipo di contenuti pubblicare ( informativi, divertenti, educativi, coinvolgenti, entusiasmanti, ispirazionali, ecc.) e con quale frequenza (una volta a settimana, due al mese, ecc.), crea un file in cui raccogli tutte le idee. Nel mio calendario è inclusa una sezione di raccolta di idee, quindi ogni volta che ne ho una in mente l’appunto lì e decido per quale canale utilizzarla.

Inoltre, è utile tener presenti tutte le ricorrenze, le festività e le giornate mondiali, così da avere sempre spunti per la creazione di contenuti.

All’interno del calendario editoriale, per ogni canale bisogna includere:

  • Data di pubblicazione;
  • Testo;
  • Contenuti visuali (immagini/video);
  • Mention/tag;
  • Hashtag;
  • Budget sponsorizzate, se sono previste.

Puoi realizzare il calendario annuale, mensile o settimanale in base a come sei più comodo.

Non dimenticare di analizzare i dati per capire quali contenuti hanno funzionato e quali no, così potrai ottimizzarli o verificare se la tua strategia sta funzionando.

Il mio calendario, realizzato su Excel, è diviso in diversi fogli:

  • un Calendario annuale: in questa sezione ho diverse colonne per ogni canale social che uso, le date, le ricorrenze e le giornate internazionali;
  • un foglio su Instagram: qui inserisco le rubriche delle stories, i temi che sviluppo nel feed, gruppi di hashtag e una piccola sezione dedicata all’analisi dei dati;
  • un foglio di idee per Instagram;
  • un foglio di idee per il Blog;
  • un foglio di idee per Pinterest.

Ogni mese pianifico il foglio del calendario annuale per il mese successivo e dedico qualche ora alla ricerca di nuove idee e ispirazioni.

Strumenti per realizzare un Piano e un calendario editoriale

Ci sono diversi strumenti per realizzare il piano e il calendario editoriale, non c’è un metodo giusto, dipende dalle tue abitudini. Ti consiglio alcuni degli strumenti più efficienti, fai delle prove, studiali e poi saprai tu stesso scegliere quello adatto alle tue esigenze.

6 tool utili:

  1. Trello;
  2. Google Calendar;
  3. Asana;
  4. Notion;
  5. Fogli Excel;
  6. Evernote;

Conclusioni:

A questo punto dovrebbe essere chiara la differenza tra Piano e Calendario editoriale. Se ora ti sembra complicato ti capisco ma fidati di me, una volta che ti abituerai a questa modalità sarà tutto più semplice e non passerai più periodi senza ispirazioni. Parliamoci chiaro, succede a tutti di non sapere cosa pubblicare ma creare un Piano e un calendario editoriale ti serve proprio per non rimanere senza idee. Per avere successo nel blogging, sui social e nel proprio business online non si può affatto improvvisare.

Spero che questa guida sia stata utile, se hai domande scrivimi pure nei commenti o su Instagram!