Grotta della Zinzulusa: tutto quello che c’è da sapere prima di visitarla

vista esterna della grotta della zinzulusa in salento

Vuoi visitare la Grotta della Zinzulusa? Sei nel posto giusto! In questo articolo ti parlerò un po’ della sua storia e della sua importanza, ma scoprirai anche tutte le informazioni utili per visitarla.

La Grotta della Zinzulusa si trova sul litorale adriatico del Salento, tra Castro e Santa Cesarea Terme. È una delle meraviglie più visitate del posto, contando circa 100.000 turisti all’anno. Nel 1999 è stata inserita nella lista dei 10 sistemi carsici mondiali a maggior rischio dal Karst Waters Institute, per questo è importante tutelarla. È di origine carsica, vecchia di 5 milioni di anni e risalente al periodo del Pliocene.

Come arrivare alla Grotta della Zinzulusa

Alla Grotta della Zinzulusa si può arrivare via terra e via mare. Ci sono molte escursioni in barca che portano alla Grotta partendo dal porto di Castro, ma si può raggiungere anche in auto e lasciarla in uno dei parcheggi a pagamento nella zona.
Lì potrai acquistare il tuo biglietto al botteghino: noi siamo stati fortunati perché all’orario in cui siamo andati non c’era gente quindi non abbiamo dovuto fare la fila.

percorso per arrivare alla grotta della zinzulusa

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Come visitare la Grotta della Zinzulusa

L’unico modo per visitare la Grotta è attraverso un percorso guidato a piedi che dura una mezz’oretta circa. Non è quindi possibile visitarla in autonomia! All’interno il pavimento è umido e in alcuni tratti scivoloso, per questo ti consiglio di portare scarpette adatte! Una raccomandazione importante: se sei claustrofobico la Zinzulusa non è il posto ideale per te!

Perché si chiama Grotta della Zinzulusa?

Molti si chiedono quale sia il significato di “Zinzulusa”, nome che le venne attribuito da pescatori locali. Essi, guardando la bocca d’ingresso della grotta, hanno paragonato le stalattiti appese a degli stracci, che in dialetto salentino vengono chiamati “zinzuli”. Da qui il nome “zinzulusa” che di fatto significa “stracciona”.

Un po’ di storia

Grazie alla nostra guida, Arianna, ho potuto scoprire cose che non immaginavo e che, purtroppo, avevo ignorato fino a quel giorno. E adesso le voglio condividere con te!

La grotta è lunga 270 metri, ma 120 dei quali non sono percorribili. La sua scoperta risale al 1793 grazie al Monsignore Francesco Antonio Del Duca, secondo il quale la grotta rappresentava un antico tempio dedicato alla dea Minerva, che aveva aiutato Ercole nello scontro con i giganti.

All’interno della grotta c’è un lago chiamato “Conca” profondo 7 metri, le cui acque hanno temperature di 6-7° gradi: il 70% delle quali è dolce per la presenza di una falda acquifera e il 30% salmastra dovuto ad infiltrazioni marine.

laghetto nella grotta della zinzulusa

Al suo interno sono stati ritrovati numerosi reperti risalenti al Paleolitico, al Neolitico, all’età greco-romana e al medioevo, testimonianza della presenza umana nella grotta nelle varie epoche. Questi reperti sono conservati oggi nel Museo Archeologico di Castro nel Castello, nel Museo Archeologico di Taranto e in quello di Maglie.

All’interno della grotta è possibile notare cunicoli, conche, stalattiti e stalagmiti di forme differenti a cui la fantasia umana attribuisce varie somiglianze. Tra queste mi è rimasto impresso il “Trabocchetto” chiamato così perché in passato, non essendoci illuminazione all’interno della grotta, molte persone hanno rischiato di caderci all’interno. Viene anche chiamato “La fossa delle suocere” e sicuramente avrai già capito il perché! Infatti, la leggenda narra che in passato gli abitanti di Castro venissero qui appositamente per buttare le suocere.

fossa chiamata trabocchetto

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Qui vicino ci sono anche 3 stalagmiti ad altezza uomo, chiamate sentinelle per la loro posizione di guardia alla grotta. Sulle pareti noterai differenti colorazioni: quelle verdi dovute al rame ossidato, quelle rosse dovute al ferro ossidato, infine, quelle bianche dovute al carbonato di calcio, ossia il calcare, che costituisce la parte in vita e in crescita di queste strutture. Invece, la zona grigia rappresenta la parte morta di roccia, causa del contatto con la pelle umana. Infatti, sulla nostra pelle abbiamo uno strato di grasso: quando tocchiamo la roccia si deposita e crea una patina che causa lo scivolamento della goccia non permettendo la crescita di queste strutture. La velocità con cui crescono queste formazioni è di un centimetro/ un centimetro e mezzo ogni 100 anni, per questo è estremamente importante avere rispetto e non toccare assolutamente le pareti.

Continuando il percorso si arriva alla Stanza delle Meraviglie, così chiamata poiché ci sono una serie di conformazioni particolari. La stalagmite più alta di tutta la grotta è chiamata “Torre di Pisa” e nella stessa “stanza” troviamo quella del “Pulpito“, denominata così per la sua somiglianza al baldacchino delle chiese.

L’ultima grotta è alta 25 metri e ha una composizione diversa, senza stalattiti e stalagmiti. Questo è dovuto al fatto che l’acqua filtra meno dal terreno, ma anche perché si è formata dall’azione di un fiume, che passando da lì formava un vortice. In questa grotta viveva un gruppo di pipistrelli, infatti, si notano ancora i loro segni sulle pareti impregnate dal loro guano, ovvero gli escrementi.
Nel 1906 sono iniziati i lavori per la rimozione del guano, che venne venduto poi come fertilizzante. Sulle pareti delle grotta noterai anche delle scritte: sono stati i lavoratori stessi che hanno deciso di lasciare un segno del loro passaggio nella Zinzulusa, scrivendo con il guano nomi e date.

cosa vedere in puglia

Il percorso termina qui, ma in realtà la grotta prosegue, come dicevo prima, per un altro centinaio di metri. I primi 20-25 dei quali sono percorribili a piedi dopo di che è presente un lago, il Cocito, nel quale sono state scoperte oltre 30 specie biomarine differenti, tra cui una spugna che solitamente cresce in condizioni diverse.

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Grotta della Zinzulusa: prezzi e orari

Gli orari per visitare la Grotta della Zinzulusa sono:

  • dall’1 ottobre al 31 marzo dalle 10:00 alle 15:00
  • dall’1 aprile al 31 maggio dalle 10:00 alle 18:00
  • da giugno a settembre dalle 10:00 alle 18:00
  • da luglio ad agosto dalle 9:30 alle 19:00

Il costo d’ingresso alla Zinzulusa è di 6,00 euro per gli adulti; 3,00 euro per i bambini e le scuole; 4,00 euro per i gruppi di più di 20 persone.

Per maggiori informazioni potete contattare il sito del comune di Castro , chiamare il numero 0836 947005 o scrivere a [email protected]

Vicino la Grotta della Zinzulusa c’è un lido a ridosso del mare dove si possono noleggiare lettini, sdraio, ombrelloni e avere le cabine incluse.

piscina zinzulusa

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Dal porticciolo di Castro, inoltre, partono anche le barche per escursioni lungo la costa della durata di 90 minuti per 15€. Potete contattare i numeri 3203760649 – 3297894178 per avere maggiori informazioni.

Conclusioni:

La Grotta della Zinzulusa mi è piaciuta davvero tantissimo e sono certa che possa piacere anche a te. Mi ha ricordato molto le Grotte di Castellana, uno dei luoghi da visitare in Puglia!
Spero che il mio articolo sia stato utile e per qualsiasi domanda ti invito, come sempre, a scrivermi nei commenti o contattami direttamente su Instagram!