Borgo antico di Casamassima: cosa vedere nel Paese Azzurro della Puglia

Cerchi una destinazione insolita da visitare in Puglia? Il Borgo di Casamassima è la risposta!
Parliamoci chiaro, non perché io sia di parte, o forse un po’ si, ma questa regione è davvero ricca di cose da vedere e da fare. È apprezzata e amata da tutti (o quasi) per innumerevoli ragioni, conosciuta in tutto il mondo e ogni anno milioni di turisti la scelgono come meta per le loro vacanze.

Credo però, che ci siano città poco conosciute che meriterebbero più attenzione e pubblicità, ed io nel mio piccolo voglio contribuire a questa causa. Ho scelto, infatti, di visitare il paese di Casamassima perché credo proprio che faccia parte di questi e te lo voglio raccontare.

arco azzurro con piante e fiori, borgo di casamassima

La storia di Casamassima

Il Borgo di Casamassima è situato nella provincia di Bari, in una posizione centrale della Puglia, ed aderisce al club dei Borghi Autentici d’Italia, un’associazione che ha l’obiettivo di far riscoprire i borghi italiani con un modello di sviluppo locale sostenibile.

Il Borgo Antico di Casamassima, di origine medievale, si è sviluppato dall’VIII secolo, intorno ad una Torre Normanna che si è poi ampliata diventando una dimora privata, chiamata “castello”.

Il centro storico è molto carino e pittoresco, con le tipiche viuzze strette, i vicoli ciechi, le corti, le abitazioni antiche un tempo ricoperte in calce azzurra, di cui in alcuni punti è possibile vedere la stratificazione fatta nel corso dei secoli.

Ancora oggi le abitazioni sono dipinte d’azzurro, un po’ sbiadito, elemento che contraddistingue questo magnifico borgo.

chiesa di santa croce casamassima
Chiesa Santa Croce

La leggenda sul Borgo di Casamassima

La leggenda più affascinante sul Borgo di Casamassima è quella legata proprio al suo colore azzurro. Si narra, infatti, che intorno al XVII secolo, il duca che acquistò il feudo di Casamassima, Michele Vaaz, fece un voto alla Madonna di Costantinopoli che protesse il borgo dall’epidemia di peste diffusasi in tutto il territorio. Il duca come ringraziamento e segno di riconoscenza, fece dipingere le abitazioni a calce viva, aggiungendo il colore azzurro del mantello della Madonna.

L’appellativo di “Paese Azzurro” lo dobbiamo, però, al pittore milanese Vittorio Viviani che, rimanendo ammaliato dalla cromaticità del caseggiato, decise di ritrarlo in una delle sue tele chiamandola proprio “Il Paese Azzurro”.

La mia visita al Borgo di Casamassima

Quando ho deciso di visitare il Borgo di Casamassima, non l’avevo previsto, o meglio, l’avevo inserita nella mia wish list pugliese ma quel giorno, mentre andavo a Bari per altri motivi, non avevo la certezza di riuscire a vederla.

Alla fine ce l’ho fatta e puoi ovviamente immaginare quanto fossi contenta!

Appena arrivati, nel primo pomeriggio di un venerdì di ottobre, abbiamo trovato un parcheggio gratuito, proprio vicino al centro. E già questo ci piace, no?
Intorno era tutto molto tranquillo, forse per il giorno, forse per l’orario, non lo so, ma la sensazione era proprio di calma e spensieratezza.

Ci siamo diretti nel silenzioso cuore del Borgo Antico, eravamo gli unici tra i vicoli, a parte qualcuno del posto che ci guardava stranito.

Avevo segnato su Google Maps alcune tappe da fare, lo avviamo, partiamo e da subito noto la predominanza del colore azzurro, che mi fa impazzire. Premetto che le mie aspettative erano molto alte, sapevo che Casamassima è paragonata ai villaggi di Chefchaouen, in Marocco, che non ho ancora visitato, ma avendo visto le foto, ero curiosa di capire se potesse reggere il confronto.

Devo ammettere che inizialmente non ero poi così convinta: alcune abitazioni erano abbandonate, l’azzurro delle pareti era sbiadito e alcune stradine sporche. Son sincera, ho pensato che non fosse tutto questo granché di borgo ma, fortunatamente c’è stata una svolta.

Abbiamo incontrato due gentilissimi ragazzi membri della proloco di Casamassima che si sono resi disponibili ad aiutarci, ad indicarci i punti migliori del borgo e ci hanno lasciato, addirittura, una brochure con tutte le tappe imperdibili. Così sono riuscita a vedere, finalmente, il vero Borgo Antico di Casamassima, quello di cui mi ero innamorata in foto.

Cosa vedere a Casamassina: itinerario

  1. Piazza Aldo Moro, la piazza principale dedicata allo statista assassinato, dove sorge il Municipio;
  2. Porta dell’Orologio, principale accesso al borgo e simbolo di Casamassima;
  3. Madonna del Soccorso, una delle chiese rurali;
  4. Piazza del Popolo, dove sorgeva l’antico palazzo comunale in cui si radunava il popolo;
  5. Chiesa di Santa Croce, in stile romanico, con il campanile che costituisce la parte più antica;
  6. Santa Chiara, nata come orfanotrofio, divenuta poi monastero e successivamente trasformata in carcere e scuola;
  7. Arco di Santa Chiara dove appare l’affresco della Madonna di Costantinopoli, a cui è legata la leggenda del Paese Azzurro;
  8. Rione Scesciola caratterizzato da suggestive stratificazioni di calce azzurra sulle pareti, piccole case a due piani con delle scale esterne;
  9. Via Forno in cui c’è un affresco della Madonna del Rosario;
  10. Piazza Don Liborio
  11. Palazzo Ducale noto come castello, con la Torre Normanna, simbolo del potere feudale;
  12. Arco delle Ombre o delle “malomere” chiamato così perché essendo un punto poco illuminato, chi passava di lì, portava con sé un lume, quindi da lontano si aveva la sensazione di vedere fantasmi muoversi;
  13. Chiasso Buongustai, uno dei luoghi, dipinti d’azzurro, più attraenti e suggestivi, dove un tempo c’era il forno del Duca;
  14. Via Paliodoro, la strada più azzurra del borgo, con case contadine, per la maggior parte ristrutturate, decorate e abbellite da piante, fiori e oggetti della tradizione;
  15. Palazzo Monacelle, nato come orfanotrofio, ospitò uno dei primi conservatori della provincia di Bari. Oggi è sede della Biblioteca e Pinacoteca dove si tengono importanti manifestazioni culturali;
  16. Auditorium Addolorata, un ex chiesa in stile barocco con un bellissimo campanile con cuspide a cipolla;
  17. Chiasso Molinari

Oltre a seguire l’itinerario che ti suggerisco, lasciati trasportare dal piacere e dalla curiosità di scoprire tutti gli angoli di questo magnifico borgo. Vedrai che troverai qualcosa che saprà stupirti!

Conclusioni: 

Voglio concludere questo articolo con il mio modestissimo parere. Ho trovato Casamassima leggermente al di sotto delle mie aspettative ma questo non vuol dire che mi abbia deluso, anzi ho deciso di dare una seconda possibilità a questo borgo, magari nella stagione primaverile/estiva, in cui la luce è più calda e i colori sono più accesi.
Inoltre, molte abitazioni mettono fuori piantine e fiori e in autunno ce ne sono sicuramente di meno.

Tuttavia, vale assolutamente la pena visitare Casamassima in qualsiasi periodo dell’anno e per questo l’ho inserita anche tra i 21 luoghi da visitare in Puglia almeno una volta nella vita (leggi l’articolo per scoprire quali sono gli altri 20!). Il borgo è piccolo e l’abbiamo visto in un’oretta, ti raccomando di seguire i miei consigli per non perderti le tappe più belle e fotografate di Casamassima!

La conoscevi? Ci sei già stato? Fammelo sapere nei commenti.