3 giorni a Istanbul: guida della meravigliosa città su due continenti

Se hai in mente un viaggetto e cerchi informazioni su cosa vedere e fare a Istanbul sei nel posto giusto. Sentivo di amarla ancor prima di vederla ed essere lì e me l’ha confermato. Premetto, però,  che visitare Istanbul in 3 giorni e mezzo significa correre. Mi sarebbe piaciuto gustarla in maniera tranquilla ma il tempo è sempre poco e per una città tanto grande quanto affascinante non sarebbe comunque stato abbastanza. Ottimo motivo per tornarci, no?

Torre di Galata vista dal Bosforo

ECCO IL MIO ITINERARIO DAY BY DAY 3 GIORNI A ISTANBUL

ISTANBUL : 1° GIORNO

L’emozione che ho provato appena ho messo piede in questa magica città è inspiegabile. Era pomeriggio, il sole splendeva ancora e il cielo turchese rendeva tutto perfetto. Lasciate le valigie in hotel siamo usciti subito e abbiamo iniziato il nostro tour dalla Basilica Cisterna (Yerebatan Sarnıcı). La cisterna forniva acqua al palazzo imperiale ed era alimentata dall’acquedotto di Valente, lunga 143 metri e larga 70, oggi si presenta come un cupo spazio sotterraneo con 336 colonne alte 9 metri. Ad ogni modo, non è stato tra i miei punti d’interesse preferiti.

Nella stessa zona abbiamo visto l’Ippodromo (Atmeydani), uno spazio in cui si sfidavano le classi politiche per ottenere la guida della città e che poteva contenere fino a 100 mila persone.

La nostra passeggiata è proseguita sul Bosforo. La brezza leggera rinfrescava la temperatura mentre un esplosione di colori tingeva il cielo che tramontava sopra i nostri occhi emozionati. E qui posso dirlo “i tramonti a Istanbul sono stati tra i più belli che io abbia mai visto!”. Da qui abbiamo raggiunto il Ponte di Galata dove i pescatori si dilettavano in uno, probabilmente, dei loro sport preferiti. Attraversando il Ponte e camminando tra le strade acciottolate abbiamo raggiunto la Torre di Galata che illuminata mostra tutto il suo splendore. Purtroppo non siamo riusciti a salirci per via della lunga fila e dell’orario di chiusura. Ho scattato un po’ di foto prima di rimetterci in cammino e abbiamo incontrato, casualmente, il vecchio tram rosso a rotaia unica risalenti agli anni ’20.

Prima di rientrare in hotel ci siamo fermati a cena, in questo quartiere, al ristorante F&B Culture. Ottima cucina, personale davvero gentile (cosa molto comune nei locali turchi) e prezzi nella media.

moschea istanbul con tramonto

ISTANBUL : 2° GIORNO

Il secondo giorno a Istanbul è iniziato abbastanza presto per evitare le lunghe code e l’assalto dei turisti ai monumenti più importanti. La città non si era ancora svegliata del tutto quando siamo arrivati alla Moschea Blu (Sultanahmet camii) ma non siamo riusciti ad apprezzarla al 100% a causa delle impalcature per i lavori in corso. Ne approfitto per ricordarti che nelle moschee si entra scalzi, con il capo coperto (per le donne), no leggins e no gonne! Porta sempre un foulard con te se non vuoi usare quelli che loro mettono a disposizione.

Di fronte la Moschea Blu è situata l’imponente Basilica di Santa Sofia (Ayasofya). Fu usata come chiesa per 916 anni ma dopo la conquista di Istanbul da parte del sultano Fatih Mehmed, fu convertita in moschea per 482 anni. Nel 1935 sotto l’ordine di Atatürk e la decisione del Consiglio dei Ministri, Hagia Sophia fu trasformata in museo. Anche qui abbiamo trovato le impalcature ma siamo riusciti a rimanere ammaliati ugualmente dal suo fascino estremo. L’ingresso è incluso nella Muze Kart. [Aggiornamento 2020: Santa Sofia è stata nuovamente convertita in Moschea].

La terza tappa della giornata è stata la moschea ottomana Sokollu Mehmet Pasa. Vale la pena farci un salto, è sicuramente più piccola delle prime due ma è molto bella e sicuramente non turistica, infatti non abbiamo trovato altra gente e l’abbiamo apprezzata in silenzio.

Moschea Sokollu Mehmet Pasa

Abbiamo poi raggiunto il Palazzo Topkapi, costruito in cima ad una collina dal Sultano Mehmet II. La vista sul Corno d’Oro è meravigliosa, come tutto il palazzo d’altronde,  usato come centro politico dell’Impero Ottomano tra il 15° e il 19° secolo. Per la visita bisogna dedicarci almeno due ore perchè è davvero grande ed è inclusa nella Muze Kart.

Topkpi palace istanbul

La mattinata è stata lunga e il nostro pranzo si è protratto fino al primo pomeriggio. Attendere tanto ha avuto i suoi pro, infatti lo ricordo come uno dei pranzi più buoni che ho fatto in Turchia. Da Seher Kebab Meat House dove qualità e gentilezza sono di casa. L’attenzione verso i clienti è davvero alta!

Dopo esserci rifocillati ci siamo diretti al Grand Bazar, il paradiso per gli amanti dello shopping! Avrei dedicato un’intera giornata a girare per le stradine ricche di oggetti meravigliosi e negozietti coloratissimi ma sarei tornata senza una Lira! Se non vuoi comprare nulla ricordati di non guardare negli occhi i commercianti, ti inviteranno ad entrare e non avrai scampo! ahah Ovviamente scherzo, ma i turchi sono davvero molto convincenti. Qui vicino si trova un’altra moschea meno turistica, la Beyazit, ma l’abbiamo vista solo dall’esterno. Subito dopo abbiamo fatto un giro nel Bazar delle spezie ricco di colori e profumi buonissimi!

Poco dopo il tramonto abbiamo fatto la crociera sul Bosforo, un must a Istanbul! L’ho acquistata precedentemente su Get Your Guide e mi sono trovata davvero bene.  È durata due ore circa, ci hanno offerto la cena che equivaleva ad un panino con il pesce e delle patatine fritte ma io, che non mangio il pesce, non ho gradito. Consiglio vivamente di vedere Istanbul da un’altra prospettiva,  le luci della città e degli edifici contrastano il cielo cupo della notte e rendono tutto molto suggestivo. Inoltre attraversare il Ponte dei Martiri illuminato è stupendo!

Di ritorno in hotel ci siamo fermati a mangiare un ottimo dolce da Hafiz Mustafa e poi a nanna!

ISTANBUL : 3° GIORNO

La prima tappa di questa giornata è stata la moschea Şehzade, anche questa molto carina e meno turistica. Solimano il Magnifico la fece costruire per commemorare il figlio prediletto Şehzade Mehmed, che morì a soli 21 anni. Per questo a volte viene definita la “Moschea del Principe”.

Uno dei posti che ho preferito di Istanbul è la Moschea di Solimano (Süleymaniye camii). Questa incorona una delle sette colline di Istanbul e offre una vista mozzafiato sul Corno d’Oro. È una delle più belle e grandi della città, progettata da Mimar Sinan, il più famoso e talentuoso di tutti gli architetti imperiali.

Vista dalla terrazza della moschea di solimano

Non molto lontano da qui c’è un posticino molto colorato, non tra i più belli della città ma io amo i colori e l’ho apprezzato comunque. Se vuoi fare una foto qui ecco l’indirizzo: Demirtaş Mahallesi, Arıcılar İş Hanı 24 Prof, Ord. Prof. Dr. Cemil Birsel Cd, 34611 Fatih/İstanbul, Turkey (indirizzo del negozio di telefonia e accessori, proprio lì vicino).

scale colorate istanbul

Rimanendo in tema “colori”, abbiamo raggiunto i quartieri di Fener e Balat, che rientrano nella lista dei Patrimoni dell’Unesco. Queste zone sono ricche di storia e cultura e fanno parte della Istanbul più autentica.

Fener è uno storico quartiere greco, fatto di casette ottomane colorate, alcune restaurate, altre fatiscenti, botteghe di antiquariato e localetti.

Balat, invece, è uno storico quartiere ebraico, dimostrazione della convivenza interreligiosa che caratterizza Istanbul. Tuttavia, in seguito al terremoto del 1894 gli ebrei hanno iniziato a spostarsi in altre zone. Il contrasto tra bellezza e degrado è ciò che più li contraddistingue.

Uno dei posti più fotografati in questo quartiere è la via Kiremit Caddesi, con le famose case colorate.  Abbiamo girato per più di un’ora per cercarla, per questo voglio condividere la via precisa e semplificarti la vita se dovessi decidere di andarci! case colorate balat

Un altro posticino super colorato e instagrammabile è l’ Incir Agacı Kahvesi.

Incir Agacı Kahvesi colorato

Abbiamo pranzato in questo quartiere ma non ricordo il nome del locale e francamente non l’avrei consigliato.

Nel pomeriggio ci siamo spostati nel quartiere di Ortakoy, un tempo villaggio di pescatori. Qui abbiamo visitato l’omonima moschea (Ortaköy Camii), piccola ma davvero graziosa. Nelle vicinanze abbiamo visitato un’altra piccola moschea Bezm-i Alem Valide conosciuta come la moschea di Dolmabahce (un palazzo di cui ti parlerò dopo), anch’essa piccola ma bella. È stato bello assistere al momento della preghiera e avvicinarsi un po’ di più ad una cultura che non ci appartiene.  Prima di rientrare nella zona di Fatih abbiamo fatto un giro qui nella piazza in cui sorge il mercato di souvenir e street food.

In serata abbiamo assistito ad uno splendido spettacolo di danze tradizionali nel centro Hodjapasha acquistando i biglietti su Get Your Guide.

Per la cena non posso che consigliarti Kucukoglu Barbecue Restaurant, il ragazzo che ci lavora è stato simpatico, gentile e ci ha persino messo musica italiana, senza che glielo chiedessimo ovviamente!

ISTANBUL : 4° GIORNO

Eccoci giunti al termine di questi meravigliosi 3 giorni (e mezzo) a Istanbul. La giornata è iniziata con la visita al Palazzo Dolmabahce, uno dei palazzi più belli che io abbia mai visto. Fu la residenza dei sultani dal 1856 fino al 1924, è una combinazione di stili, tra barocco, rococò e neoclassico, accompagnati da alcuni motivi dell’architettura tradizionale ottomana. È il palazzo più grande della Turchia e ti consiglio di visitarlo nelle prime ore della mattina per evitare le masse di turisti.

Palazzo Dolmabahçe Istanbul

Il resto della giornata l’abbiamo passato nel quartiere asiatico di Istanbul. Abbiamo preso il traghetto (Vapur) per Uskudar, al ritorno, invece, abbiamo preso la metro che passa sotto il Bosforo. Qui ci siamo spostati con i dolmus che non sono inclusi nella Istanbul Kart ma costano pochi spiccioli.

Abbiamo visitato la moschea Atik Valide costruita nel 1583 per volere di Valide Sultan Nurbanu, sulla collina più alta di Uskudar.  Un’altra moschea vicina è quella di Çinili in cui non sono riuscita ad entrare del tutto perchè era piena di uomini riuniti in preghiera e le donne non dovrebbero accedere nello spazio della moschea dedicato agli uomini. Infatti lo sai che gli uomini e le donne pregano separati in spazi appositi?

Dopo una lunga passeggiata nel quartiere siamo tornati sulle sponde del Bosforo a goderci un bel pranzetto. Ma il relax non è durato a lungo! Abbiamo ripreso a camminare nelle vie di Kadikoy e ci siamo ritrovati tra vie totalmente coperte da ombrelli colorati! Ero felice come una bambina al parco giochi e non ho potuto esimermi dal fare millemila foto! Ecco l’indirizzo: Piri çavuş sokak, gira la zona e vedrai che è pieno!

kadikoy ombrelli colorati

Il pomeriggio ci siamo spostati nel quartiere tranquillo e silenzioso di Kuzguncuk. Che piacere passeggiare in questa zona poco frequentata dove si respira autenticità! Caratterizzato anche da case colorate (ovviamente!). Ti lascio l’indirizzo perchè trovarle non è stato semplice: Simitçi Tahir Sk. Kuzguncuk.

Abbiamo fatto una pausa per rinfrescarci e recuperare energie nel locale Cafe 2 Coffee & Pizza. Poi di corsa ad ammirare il tramonto con vista Maiden’s Tower. Ultimo tramonto a Istanbul è stato sicuramente degno di nota. Il cielo si tingeva di sfumature rosse e arancio e all’orizzonte le moschee facevano capolino. Quante emozioni che mi ha regalato questa città!

Per finire in bellezza questi 3 giorni a Istanbul ci siamo concessi una discreta cena in un locale davvero particolare: Ottoman life park .

Conclusioni:

Istanbul è una città dalle mille contraddizioni ma si lascia mare con facilità. Ti inebria con tutti i suoi colori, suoni e odori e non riesci ad averne mai abbastanza. Tornerò sicuramente in questa splendida città! Come ti dicevo, 3 giorni a Istanbul sono davvero pochi e questo itinerario è consigliato a chi è abituato a camminare tanto e a passo svelto, senza troppe pause.

Spero di averti dato le giuste informazioni per semplificare il tuo viaggio e farti ottimizzare i tempi. Per qualsiasi domanda sarò felice di aiutarti, scrivimi pure!

 

 

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